“Meno sonno, meno lucidità e meno salute”
Ne parliamo sempre negli incontri e negli eventi con Maurizio Insana con la speranza e con la voglia di sensibilizzare le persone a rivalutare l’importanza del sonno, elemento vitale per la nostra salute. Il sonno nel tempo paga il suo debito, quindi non va sottovalutato e quello che manca purtroppo, oltre alla quantità, è la cultura della “qualità” del sonno, del buon sonno ristoratore e rigeneratore, costituito da molteplici fattori, quali l’ambiente, l’edilizia, i materiali, l’alimentazione, le condizioni fisiche personali. Ci sono abitudini da rivedere e da riconsiderare. Poi c’è un mercato fatto di messaggi commerciali su prodotti e dispositivi troppo generici che non danno garanzia certa e reale del risultato, perché manca il concetto di “personalizzazione” intesa come “la corretta misura per il singolo”. Si va a tentativi, nella speranza di non sbagliare. Bisogna considerare anche che viviamo con percezioni distorte del benessere (e l’abbiamo dimostrato), che non ci aiutano a fare le scelte corrette. Abbiamo visto e vissuto gli effetti collaterali sulla salute dei materiali (vedi l’ethernit, la formaldeide), delle abitudini quali il fumo, ai quali ci eravamo abituati e assuefatti. Anche i disturbi del sonno, nel tempo, portano a rischi da non sottovalutare.
Un invito a leggere questo articolo che parla purtroppo solo di quantità, ma non parla di qualità.
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